24.5.06

consiglio

Un altra cosa, ho letto un libro e mi è piaciuto tantissimo. Non so dire cosa di preciso, forse la scrittura, che tralascia un silenzio e una devozione a questo che traspare, forse il modo, sembra un diario, forse la storia, che è potente, forse l'amore incondizionato verso persone che non lo meriterebbero che ne esce, forse proprio il capire che l'animo umano ha tante di quelle inflessioni e porte nascoste che basta veramente una scossa, un nulla, un qualcosa, e cambia tutto. Cambia l'uomo, cambiano i valori, cambiano i pensieri.
Questo è quello che ha dato a me, ed è quello che ci ho visto io.
Metto la descrizione di Carlo Lucarelli del libro che dà un'idea più generale.
In una casa di campagna isolata, in una estate caldissima e immobile, una giovane donna che ha lunghe cicatrici sui polsi scrive a un uomo che l'ha appena lasciata. Racconta la storia del patrigno e della sua morte. E del padre vero che ha lasciato lei e la madre, tanto tempo fa. Ma lo sguardo è sempre meno lucido, la realtà sempre più disturbata. E nel tentativo della ragazza di afferrare un pezzo di verità, si svela al lettore un gioco mortale che non perdona nessuno, nemmeno la amatissima madre.
Una storia sul silenzio, sull'incapacità di dire, sulla mancanza e sull'amore che costringe a uccidere.
(...)
Si chiama Il silenzio che viene alla fine, di Deborah Gambetta. Se vi va, se ne avete tempo, se per voi leggere un libro è sempre tempo speso bene, se avete voglia di pensieri, leggetelo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che viene alla fine di cosa??

;P

-leti- ha detto...

serenela bela:
swift
tsk
sdish
mpf

Anonimo ha detto...

zwith zwhhhhh!!


bacioooooooo!