29.8.06

W-E in Trento

Tutto di seguito, di getto, come viene.
Quando sono arrivata in stazione di fronte all'uscita nel marciapiede nuovo c'era una ragazza che piangeva. Piangeva abbracciata ad un ragazzo, che cercava invano di consolarla. Non sono riuscita a capirne il motivo. E non sono riuscita a capirlo neanche quando me la sono trovata davanti al semaforo mentre ancora singhiozzava. Tutte quelle lacrime, versate così, sembrava disperata. Non ho avuto il coraggio di disturbarla, poi fortunatamente si è calmata. Ma era così naturale, distrutta, lacrimante, ma allo stesso tempo testa alta e vado avanti.
I libri sono una gran bella cosa, regalateli, non andate mai male, al massimo si reciclano.
La sorpesa di un tatoo è sempre piacevole, peccato non è il mio, che ci spero dall'età adolescente, come il piercing al labbro.
La Sere parte, va dai suoi nuovi bimbi francesi, e ci lascia senza i suoi ciaooooo, senza il suo sorriso e la sua solita euforia, ti auguro vada tutto bene tesoro.
Lascia anche la Francesca, che è una persona meravigliosa coi suoi mille casini in testa e più giù, nel cuoriscino, la disponibilità fatta a donna. Ed è bello vedere come una persona forse rigorosa, forse piena di paletti, molla tutto ciò perchè è persa. Ti auguro tutto il bene possibile Fra.
E poi i fuochi di Riva, belli, bellissima l'idea di farli sull'acqua, così grandi, un sorriso ti nasce obbligatoriamente, quella cosa luccicosa enorme sopra la testa, belli. Peccato veramente per il diluvio assurdo.
E mi sono ritrovata a pensare alla solitudine di un ragazzo, che può essere espressa in vari e diversi modi, ma se si guardano gli occhi quelli dicono tutto.

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